Arrivano gli ecopannolini

Anche i pannolini per i bebe’ diventano piu’ ecosostenibili. Con l’obiettivo di abbattere una grossa fetta di rifiuti urbani. Messi uno sull’altro, i pannolini per i bebe’, infatti, coprono oggi, in termini di rifiuti da fonti fossili, una distanza pari a 32 volte quella fra Terra e Luna, pari a 384mila e 400 chilometri, oppure, se affiancati uno all’altro, possono creare una ‘ciambella’ all’equatore spessa 312 giri completi da 40.000 chilometri ciascuno.
A voler tagliare l’enorme mole di rifiuti che deriva da questi indumenti usa e getta per bambini e’ la Wellness Innovation Project (Wip) che ha deciso di puntare sui biopolimeri Mater-Bi, brevettati da Novamont, e di portare sul mercato i primi ecopannolini realizzati con materie prime sostenibili e biodegradabili almeno all’80%. “Il mercato dei pannolini monouso – spiega il tecnologo Marco Benedetti, esperto di materiali sostenibili e Ad di Wip – cattura oltre il 98% e forse piu’ della domanda mondiale di pannolini per bambini. In Europa il volume d’affari del settore e’ pari a circa un miliardo di Euro. Ma non esiste nell’Ue una normativa esaustiva che disciplini il settore”. “Mediamente – continua Benedetti – il 50% di un pannolino monouso in commercio e’ composto da derivati dal petrolio non biodegradabili e non sostenibili, il restante da cellulosa ricavata da alberi la cui origine non e’ quasi mai certificata lasciando quindi il dubbio che possa provenire da foreste primarie”. “Pochissime aziende multinazionali – afferma ancora Benedetti – controllano tra l’80 e il 90% di questo mercato. I loro marchi sono divenuti punti di riferimento, sono loro che fino ad ora hanno sviluppato la ricerca, creato attivita’ di lobby, gestito la proprieta’ intellettuale e la comunicazione del settore a livello mondiale”.

Insomma, Wellness Innovation Project sottolinea che e’ economicamente sostenibile e tecnologicamente realizzabile un pannolino per bebe’ a basso impatto ambientale. E non solo. Dall’azienda arriva anche l’assicurazione che effettuera’ “un’azione di educazione al consumo rivolta alla riduzione degli sprechi, tipici del prodotto monouso, e a restituire il giusto valore ai prodotti e materiali che interagiscono con la salute”. Ma gli obiettivi non si fermano qui.
Entro il 2010 la biodegradabilita’ degli ecopannolini arrivera’ al 90% e saranno avviate anche le procedure per ottenere la certificazione di compostabilita’. Tecnicamente, infine, gli ecopannolini, dei 14 elementi di cui sono composti, hanno 8 elementi completamente reinterpretati e resi sostenibili. “In percentuale – conclude Benedetti – si tratta del 60% dei materiali impiegati, pari all’80% del prodotto. Con l’obiettivo, dove tecnicamente possibile, di eliminare ogni additivo chimico anche di tipo cosmetico. Intanto proprio oggi a Castel San Niccolo’, in provincia di Arezzo, Wip inaugura un impianto produttivo a basso impatto ambientale per gli ecopannolini e presenta il nuovo centro studi “Dalla Terra alla Terra” che sara’ dedicato alle ricerche sulla sostenibilita’ di prodotti di uso quotidiano nelle famiglie. Al taglio del nastro partecipano, fra gli altri, il vicepresidente di Banca Popolare Etica, Mario Cavani, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, e Francesco Ferrante della Commissione Ambiente del Senato.

Tutti in campana

Un gruppo di bambini che giocavano a campana ieri è stato stato rimproverato e allontanato da due agenti della polizia locale di Venezia perché colpevoli (!!) di non aver mantenuto il decoro della città sporcando i masegni (la pavimentazione stradale) con il gesso.

Le due bambine che avevano tracciato lo schema in Campo Santo Stefano, per poter praticare il celeberrimo gioco di piazza, al primo cenno di predica, intimorite, sono subito scappate dai genitori che hanno vivamente protestato con i vigili.

Dopo il divieto di chiedere le elemosina, il divieto di circolare con borsoni ingombranti, di “bivacchi”, picnic, canti e schiamazzi, ora il divieto di gioco con un semplice gessetto.

Man bites dog


“Se un cane morde un uomo non è una notizia. Ma se un uomo morde un cane, allora è una notizia” “Man bites dog”, “uomo morde cane”, è forse il più famoso titolo del giornalismo anglosassone. Non c’è corso per aspirante “reporter” che non lo citi. E’ nell’attacco di ogni discorso che mira a definire cos’è una notizia.

Eccola:
E’ successo ieri nella piccola città di Sabarà, provincia di Belo Horizonte, in Brasile, dove un bambino ha morso un pitbull per difendersi. Aggredito dal cane di suo zio, Gabriel Almeida, 11 anni, si è difeso attaccando a sua volta l’animale con un morso sul collo. Un morso sferrato con tale forza che un canino del ragazzo è rimasto infilzato nella carne del pitbul.
Lo riferisce oggi il quotidiano “O Globo”. Il bizzarro corpo a corpo è terminato con quattro punti di sutura nel braccio del ragazzo, trasportato per accertamenti al pronto soccorso.
Il cane invece è stato portato in un centro specializzato dove sarà tenuto sotto osservazione per dieci giorni, quindi, se i padroni lo vorranno, potrà tornare a casa anche lui.