L’Ue si prepara a respingere il decreto rifiuti. 1 giugno tutti a Chiaiano

L’Ue ha molti dubbi sul decreto rifiuti, per dire la verità non è la sola. I cittadini campani e l’associazione nazionale magistrati hanno espresso grosse perplessità al riguardo. Ma l’Ue ha il potere di respingerlo e si starebbe preparando a farlo a quanto pare.

Lo rivela in esclusiva la rivista di Banca Etica “Valori”, che specifica anche i punti sui quale Bruxelles si opporrà: “Le obiezioni dell’Ue riguardano soprattutto gli articoli che contengono deroghe: alla Commissione non sono andati giù, in particolare, l’articolo 9 (relativo alle deroghe sulla valutazione di impatto ambientale per i siti che saranno adibiti a discariche) e l’articolo 18 (che prevede un lungo elenco di deroghe alla normativa vigente in materia ambientale, igienico-sanitaria, di prevenzione incendi, sicurezza sul lavoro, urbanistica, paesaggio e beni culturali). L’Italia sarebbe anche informata di questo e, con ogni probabilità ignorerà il parere della Commissione europea, che non è vincolante. Se così fosse si aprirebbe una procedura di infrazione contro l’Italia. L’ennesima.

Da Bruxelles nient’altro che “no comment”, per ora. Anche se appena dopo essere stato varato dal governo il piano era stato subito criticato dall’Ue, secondo cui le misure adottate risolvevano il problema contingente ma non quelli strutturali

Berlusconi comunque – serafico – va all’attacco. Ieri durante la conferenza stampa sull’emergenza rifiuti a Napoli affermava di non avere dubbi sulla “idoneità della discarica di Chiaiano”. E rincarava la dose spiegando che in caso di nuove proteste “lo Stato tornerà ad essere lo Stato”, ovvero, “useremo la forza dello Stato”. Dopo l’inchiesta che ha coinvolto anche l’ex braccio destro di Bertolaso, Marta Di Gennaro, quest’ultimo invece frena. Su Chiaiano bisognerà aspettare l’esito dei sondaggi geologici: “Prima vediamo se salta Chiaiano, poi ci fasciamo la testa. I sondaggi proseguono, quindi aspettiamo i risultati”, ha detto.

Domani tutti a Chiaiano per la manifestazione organizzata dai Comitati in difesa delle cave e dalle Reti campane contro la devastazione ambientale. Dal presidio arriva una dura condanna delle parole di Berlusconi come “sconcertanti e irresponsabili”.

L’appuntamento per domani è alle 16 davanti alla metropolitana collinare di Chiaiano.

Un giallo silano: il “bang” e l’Airbus scomparso

Sino stata tutto il giorno a parlare e chattare con i miei amici di Cosenza del boato misterioso che si è sentito questa mattina in Sila, a Cosenza e pare anche sulla costa.

Le prime agenzie battono la notizia alle 11,30 ma ricostruendo i fatti il “bang” risale alle 9 del mattino. “Un misterioso boato è stato avvertito questa mattina nella Sila Cosentina. Secondo quanto si è appreso da alcune fonti, a provocare il boato potrebbe essere stato un aereo che ha rotto la barriera del suono ma sono in corso verifiche. Intanto al 118 è scattata l’allerta, in attesa che si completino le verifiche”, si legge. L’allerta scatta subito e infatti gente che abita in Sila ha visto autombulanze e l’eliosoccorso raggiungere rapidamente Camigliatello. Da qualcuno riferisce di aver visto tre aerei sfrecciare da sud verso nord. Altri invece hanno sentito prima il boato e poi visto del fumo sulle colline verso il mare.

Alle 12,30 un’altra agenzia riferisce che il «giallo è risolto» e parla di operazione «scramble» (che in gergo tecnico pare significhi «decollo immediato». Gli aerei sarebbero due F-16 del 37mo Stormo di Trapani che si sarebbero alzati in volo per cercare un altro aereo, un Airbus Cargo della Lufthansa che da Milano stava andando ad Atene. Alle 8,29 la torre di controllo di Padova aveva perso le sue tracce. E’ a questo punto che è partito l’ordine di intercettazione da parte del Comando operativo delle Forze aeree di Poggio Renatico (Ferrara) e che gli F-16 – attraversando i cieli dell’Italia meridionale a velocità supersonica nel tentativo di raggiungere presto l’Airbus- hanno infranto la barriera del suono.

Ma l’Airbus dov’è finito? Questo le agenzie non lo dicono. Aspettiamo domani…

Nel video: cosa ci vola sulla testa… tra le tante cose.

Petardi contro la polizia a Chiaiano? Il Presidio: “Notizia falsa”

Petardi accesi, legati a tre bombole di gas da campeggio lanciate contro la polizia a Chiaiano. La notizia che oggi ha trovato ampio spazio sui quotidiani è falsa precisano i cittadini, che da giorni tengono in piedi il Presidio di Chiaiano.
Durante la conferenza stampa giornaliera delle 12 al neonato mediacenter di Chiaiano, «un contraltare all’arroganza dei media mainstream», i presidianti dicono di essere «andati personalmente a controllare e persino la polizia in servizio in prossimità del presidio si dice all’oscuro della notizia. Probabilmente dunque falsa, tesa a screditare la compattezza e la correttezza di chi da un mese oramai si batte per resistere al tentativo di perpetrare uno scempio ai danni del territorio chiaianese e napoletano».

Domani l’appuntamento è alle 12 al Presidio dove si terrà un’altra conferenza stampa e intanto ci si prepara per la manifestazione nazionale del primo giugno a Chiaiano convocata dai Comitati in difesa delle cave di Chiaiano e delle Reti campane contro la devastazione ambientale. L’appuntamento è l’1 giugno alle 16 alla fermata della metropolitana di Chiaiano.